Ricominciare a camminare

Mi sono accorta di camminare sempre dallo stesso lato della strada. Seguo lo stesso percorso, calpesto lo stesso marciapiede, svolto negli stessi angoli, sfioro gli stessi muri.

Lo stesso lato della strada mi fa sentire protetta, mi dà fiducia, mi rilassa. Le abitudini mi salvano dal disordine dei miei desideri, dal caos dei bisogni, dal dolore sottile delle scelte azzardate.

L’altro giorno ho cambiato lato. Ho attraversato la strada per camminare nell’altro punto di vista. C’erano negozi che non avevo mai notato e bar e macchine parcheggiate e portoni grossi di legno e alberi sofferenti e persone.

Era bello, l’altro lato della strada, e diverso, insolito. Era una piccola novità che mi ha messo allegria. Era il nuovo imprevisto.

Alla fine sono arrivata nello stesso identico punto in cui arrivo con la strada vecchia. Ma ci sono arrivata diversamente. E anche io mi sentivo diversa.

In questi giorni faccio fatica ad attraversare la strada. Sono pigra e spaventata e indecisa e insicura e perplessa.

Basterebbe un altro punto di vista per stare bene. Attendere che il semaforo diventi verde, mettere una gamba dietro l’altra, raggiungere l’altra sponda e ricominciare a camminare.

7 commenti su “Ricominciare a camminare”

  1. Io mi sono imposta di cambiare strada tutti i giorni per andare al lavoro. Cerco di cambiare anche di un metro, un lato della strada, un semaforo, un attraversamento, un giro diverso. E’ assurdo vedere quanta “fatica” ci voglia. Ma ho letto che fare ciò tiene in allenamento i neuroni :). Chissà! Intanto è una bella sfida 😉

  2. Ho letto il tuo libro! Purtroppo l’ho finito in tre giorni! Davvero coinvolgente,ci sarà un continuo?

I commenti sono chiusi.