Nel bilancio di questo pezzo di vita, scopro parità di rimpianti e rimorsi. E sono dolorosi entrambi e difficili da mettere da parte, rannicchiati e nascosti tra i ricordi, sempre pronti a saltarti alla gola.
Ho l’età della consapevolezza, delle prime rughe leggere e invisibili ai lati degli occhi, del riscoperto e incredibile amore per il silenzio e il riposo, della tolleranza per i difetti di chi amo e l’odio brutale verso le piccolezze di chi non amo più.
Viaggio molto, alla scoperta del passato lasciato in sospeso e del futuro ancora da iniziare.
Vorrei portarti con me. E tu sei fermo alla tua scrivania, con i tuoi disegni e le tue storie e le parole e l’inchiostro e le matite.
Stasera prendo un volo per l’altro lato del mondo. Vado a circondarmi di famiglia. La mia famiglia autentica, quella che non ho scelto, ma che mi è stata data in dono.
Vado al sole e al caldo, con la valigia piena di regali e di costumi.
Questa volta torno. Come sempre. Non perdo mai il vizio di tornare.
Non si sta così male qui. Il caffè e il vino sono buoni e anche noi, in fondo, non siamo così male.
E tu, in fondo, sei fantastica. Con le parole e non.
Buon viaggio!