Ti capita mai, a distanza di anni, di metterti ad analizzare eventi e situazioni e, di colpo, capire, vedere tutto più chiaro di come fosse tempo fa? Scoprire di esserti preoccupato per le cose sbagliate, realizzare che mentre pensavi di essere quello forte, te la stavano invece mettendo nel didietro, o invece renderti conto che una fuga è stata in realtà la migliore scelta della tua vita? Comprendere, finalmente, che chi pensavi di aver fatto soffrire magari – che ne so – ti aveva raccontato un sacco di balle, che chi credevi ti avesse spezzato il cuore in realtà era la persone più sbagliata per te, che i lavori lasciati e quelli tenuti, per fame, per passione o per paura, ti hanno fatto comunque sopravvivere fin qui?
A me capita, negli ultimi tempi, di ripensare spesso al passato e di capirlo, una volta per tutte. Grazie a una canzone, a una chiacchierata, a un’intuizione, a qualche pagina letta per caso, alla fatica mentre sudo in palestra, agli abbracci delle persone vecchie e nuove, ai film.
E quasi sempre è consolatorio capire le cose.
Anche scoprire di essere stata tradita.
Anche accorgermi di aver perso treni che non torneranno più.
Anche accettare di non essere stata all’altezza delle mie occasioni.
Perché, se riesco a guardare il bello e l’orrore con il distacco freddo di uno scienziato, vuol dire che l’ho superato, che almeno quei fantasmi lì sono stati spazzati via dalla soffitta del mio cervello e del mio cuore.
Mi capita di fare pace con il passato e la cosa mi fa stare bene. Sono pronta a nuovi sbagli, a nuove vittorie, a nuovi inizi, a nuove fughe e a tanti nuovi ricordi.