Della domenica mi piace la calma pigra delle mattine, i risvegli senza sveglia, i caffè lenti, lasciati a raffreddare troppo sul tavolino vicino al divano. Della domenica amo il ciondolare in salotto, la televisione su canali che nessuno guarda, il mangiare a ogni ora, il procrastinare gli appuntamenti, il senso di colpa beato del non far nulla.
Domani sarà il giorno dei buoni propositi, degli inizi, delle partenze, sempre in salita, delle cose difficili, da risolvere, da sistemare, da aggiustare.
Da domani smetterò di mangiare troppo e male, smetterò di essere pigra, smetterò di lamentarmi, inizierò a lavorare di più, ad allenarmi di più, a sorridere di più, a dimenticare più velocemente, a scrivere di più, a uscire di più.
Da domani sarò una persona migliore.
È domenica. Resto ancora la peggiore persona possibile, con il mio bicchiere di vino malinconico, a poltrire sul divano, immaginando giorni di grandi cambiamenti, giorni splendidi senza bisogno di te, giorni che non sono mai oggi, perché non è il giorno giusto, ma domani sì. Da domani.