Durante gli anni della mia vita parigina ho vissuto qualche mese nell’enorme appartamento che il mio eccentrico ex aveva ereditato dal padre saggista.
Un giorno, per pagare le bollette dell’elettricità arretrate e smettere di vivere a lume di candela, si è messo sottobraccio un pacchetto contenente un lungo scambio epistolare tra suo padre e Jean Cocteau ed è andato a venderlo a un gallerista.
Quella sera abbiamo mangiato foie gras.
Sono sicura che, un domani, se un mio eventuale figlio si trovasse con l’acqua alla gola e provasse a vendere uno scambio di e-mail tra la sottoscritta e qualche blogstar riuscirebbe a stento a pagarsi un sacchetto d’olive.
E un po’ mi dispiace per lui.