Il pulcinello

Napolitano firma le norme salva liste: -Il decreto interpreta la legge.-

È lui che ha dimenticato di interpretare il presidente di una repubblica democratica.

19 commenti su “Il pulcinello”

  1. beh,effettivamente la nostra è una strana interprezione di Rupubblica Democratica.

  2. Stamattina, ho rigato la macchina del vicino facendo retromarcia, sono passata col rosso, ho parcheggiato in seconda fila, non ho pagato la colazione al bar, ho rubato le caramelle al supermercato, ho preso a calci un venditore ambulante. Stavo solo interpretando la legge.

  3. la burocrazia sta diventando un problema
    bisogna guardare alla sostanza delle cose, alla democazia e alla effettiva rappresentatività
    (non ho ancora letto nulla ma immagino che Napolitano dirà questo)
    K.

  4. Non è la prima volta che Giorgetto aiuta Silvia… oops scusa Silviuccio & co. a scrivere leggi ambigue che poi pure firma. Un grande, alla dipietrese: se le suona e se le canta. D’altronde rappresentando tutti gli italioti non può non appoggiare il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150.000.000.000 anni. Farebbe torto alla nostra intelligenza che, si sa, in generale su queste cose è particolarmente acuta.
    Ed ora tutti a vedere il Gf!! Abbiamo alzato troppo il livello del discorso.
    Secondo me ti oscurano fino alle elezioni come Annozero.
    Ciao dania

  5. Quindi se faccio fuori il mio collega rompipalle poi mi basta scrivere a Napolitano, fargli fare una firmetta e me ne vado garrula per la mia strada? Wow!

  6. blablabla :il diritto dei cittadini di scegliere con il voto e il rispetto delle norme sono beni entrambi preziosi..blablabla. vedi come ci rigirano la frittata??

  7. La differenza tra un Caligola qualsiasi e questo Governo sta nel fatto che quest’ultimo, prima di tiranneggiare, si preoccupa di farcelo sapere, riportando l’abuso su un foglio di carta chiamato “decreto”. Così, tanto per salvare le apparenze.

  8. Napo Presidente Capo poteva non firmare soltanto in caso di evidenti segni incostituzionalità o se non ravvisava la caratteristica di urgenza per l’uso dello strumento del DL.
    Per il primo caso non sono un giurista, ma la forma “interpretativa” senza cambiamenti effettivi della legge forse escludeva in apparenza questo caso. Se ci fossero elementi latenti c’è sempre il ricorso alla Corte Costituzionale (finchè il boss non la abolisce), che può deliberare anche sulla base di precedenti sentenze. Ma tanto ormai le elezioni si saranno svolte.
    Sul secondo, è evidente che lui ha scelto uno svoglimento “tranquillo” delle elezioni. In fin dei conti questo è il suo ruolo; si può criticarne la scelta, ma il discorso “impeachment” mi sembra strumentale.
    D’altra parte Di Pietro è l’altra faccia della medaglia di Berlusca. Non esistesse uno, non esisterebbe l’altro; e a mio parere nessuno dei 2 sono un bene.
    Il ducetto di Arcore va sconfitto con un partito che esista non soltanto sulla carta come il PD, e/o se anche gli elettori con una ideologia di centrodestra capissero che lui è una vera anomalia e finirà di questo passo per fare un governo composto solo dai suoi avvocati e 3 veline.
    Spero nell’implosione causata da Fini, per non dover andare avanti così minimo altri 3 anni.

    Scusa se in questo intervento c’è ben poca ironia, ma è lunedi anche per me.

    Una mimosa.

  9. mah …se è per questo abbiamo anche ministri che facevano vedere il culo da magalli (basta cercare sul tubo il relativo filmato..se non è gia’ stato rimosso) e ora interpretano la parte delle paladine deelle donne e delle loro opportunita’ …fossi una donna ne sarei schifata ancor di piu’…..

    a proposito buon 8 marzo

  10. Per Gianluca Capitano. Sono abbastanza daccordo con te, forse qualche cosa andava fatta per mettere tutti in condizioni di votare, ma perchè in quel modo? non potevano, che so, spostare le elezioni e riaprire i termini, magari indicando le cause del rinvio stesso? Quello che è sato fatto prorpio è un insulto a chi cerca di rispettare le regole, giuste o meno giuste che siano.
    Per Di Pietro. Credo che lui esista perchè non esiste il PD, ed i suoi modi di fare sempre all’estremo sono frutto di un oscurantismo e di un muro di gomma (o gelatina) che gli realizzano davanti (sia a dx come e soprattutto a sx). Se uno poi va a vedere anche le proposte che fa assieme al suo partito, magari ci trova pure cose condivisibili e soprattutto piene di buon senso e non solo spot.
    P.s. non volevo in alun modo criticare capitano che tra l’altro ha fatto un bel post, è solo un mio punto di vista.
    Saluti a tutti e buon 8 marzo!

  11. Stefano, anche il mio è un punto di vista, mica ti considero come la sinistra che sa solo criticare :-)
    Di solito poi, quello che sostiene più fermamente che dico spesso stronzate sono io.

    Oltretutto mi trovi d’accordo in molti punti; la cosa che tenevo a sottolineare è che, a parer mio, non è giusto criticare Napo, perchè lui non deve e non può ergersi a scudo anti-Berlusca incondizionatamente come vorrebbe Di Pietro, ma cercare il male minore in una parvenza di rispetto di Organi Istituzionali.
    Che poi nel programma di IDV ci siano anche cose buone e giuste non lo metto in dubbio, ma come peraltro ci sono in diversi partiti. Almeno sul programma.
    Ma non sono quelle cose che ne contraddistinguono la figura o l’esistenza stessa (sempre politica ovviamente).
    A me personalmente, poi, un governo di magistrati fa paura quasi come un governo di avvocati.

  12. Io temo ancor più un governo di penalisti che s’improvvisa costituzionalista, onestamente: le figuracce (ed è il meno) non si contano. Quanto a Napo orso capo: se non rammento male da quanto studiai col buon Bertolissi, il PdR può sì respingere allegramente decreti – in analogia con leggi – che non ritenga a proprio giudizio compatibili coi dettami costituzionali, o porre questioni di merito… ma il suo non è un veto assoluto, bensì solo sospensivo, superabile dalla volontà dell’organo che emana il provvedimento. Quindi può solo prolungare il tempo che intercorre fra la promulgazione (firma) e la presentazione del decreto… che però dev’essere urgente, altrimenti non sarebbe tale. O sperare che, mossi a compassione (!) i proponenti lo ritirassero. Morale: non poteva fare a meno di firmare, in ultima analisi. Inutile recriminare. La vera anomalia sta nella decretazione d’urgenza, non nella firma del decreto. Purtroppo…

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