Saperci leggere

Mi innamoro spesso dei libri.

Li sfoglio e ci leggo la mia vita, proprio uguale, e mi ritrovo a Praga, in Cile, a Mosca, in una stanza chiusa, in un ristorante di Roma, in un ufficio di Tokyo, nel tribunale di Napoli, in una milonga di Buenos Aires, in una casa in affitto, in un hammam, in alto mare.

Sono sempre io, che dico parole mie, che penso pensieri miei detti da altri, che vivo la vita mia vissuta da altri, che piango, che rido, che mangio, che scopo, che muoio.

Mi piace far leggere i libri che adoro alle persone che amo.

Non li presto mai, li ricompro nuovi e glieli regalo. Alcuni li rileggo prima di regalarli, perché mi dico fammi controllare se dentro ci leggeranno proprio me, fammi verificare di essere ancora tra le pagine.

Ad alcuni non piacciono. Troppo difficili o troppo poco difficili.

E io mi chiedo a lungo come puoi non aver capito? Come puoi non averci letto quello che ci ho letto io?

Quando le persone che amo non amano i libri che amo mi sento ferita, tradita.

Però insisto e regalo libri ad altre persone e, a volte, quelle più inaspettate mi dicono grazie, grazie per aver condiviso con me questa storia, grazie per avermi fatto entrare dentro queste parole, perché sono belle, perché fanno male, perché fanno bene.

Allora sono contenta e mi dico che è bello amare persone che sanno leggere come me.

A volte penso che anche noi siamo come i libri: non tutti riescono a capirci, non tutti riescono ad amarci.

Come quella volta che tu, che sei arrivata e poi sparita, mi hai detto che sono troppo difficile da amare.

Però insisto e mi regalo ad altre persone.

Perché nessuno è un libro sbagliato se trova qualcuno che lo sa leggere.

 

13 commenti su “Saperci leggere”

  1. Scommetto che nel tribunale di Napoli ti ci sei chiusa con Vincenzo Mailinconico :-) Ho appena comprato “Non avevo capito niente” per l’ennesima volta ma ce l’ho

  2. ooops è partito il commento senza che terminassi di scrivere! scusami!

    dicevo:
    Ho appena comprato “Non avevo capito niente” per l’ennesima volta ma ce l’ho qui sulla scrivania indecisa se regalarlo o no perchè il destinatario è un narcisista esagerato e ho proprio paura che non capisca!

    un abbraccio e grazie per le tue parole!

  3. ho letto le tue parole ed è come se fossero uscite dalla mia bocca.
    la sola differenza è che non regalo più i miei libri perchè mi disturba che non ci vedano dentro quello che ho visto io.
    però li consiglio, almeno non sono complice diretto di un fallimento.
    grazie di questo pensiero.

  4. E’ un post così bello, è un post così “avrei voluto scriverlo io” che pensa, vengo pure a commentarti qui, sul blog, come ai bei vecchi tempi.

  5. Bellissimo post!
    Anch’io adoro i libri nei quali leggo di me stessa, non me ne faccio nulla di quelli che parlano degli altri. Narcisismo? Mah.
    E mi piace regalarli, così regalo un po’ di me stessa, esattamente come fai tu.
    Sono cose che chi adora i libri capisce e purtroppo siamo in pochi. Perchè pochi apprezzano un libro in regalo. Qualcuno preferirebbe uno spritz, credo, piuttosto di un libro.
    A presto

  6. c’era un libro che “guarda, devi leggerlo, ci sono dentro io”. l’ho regalato al mio flirt/storia di allora. dopo poco tempo mi dice che l’ha prestato a una sua amica che voleva tanto leggerlo.
    avrei preferito un tradimento vero, perchè almeno avrei potuto farlo a pezzi senza sentirmi strana. ora so che non ero strana io. era lui ad essere idiota.
    dania, la tua nuova vita ti sta d’incanto. e si abbina perfettamente anche alle mie ultime scarpe. tacco 12, ovvio.

  7. Faccio lo stesso da sempre: mi sarebbe piaciuto scrivere il medesimo post usando le stesse parole ma tu sei più brava a usarle e ci arrivi prima. Sei più in forma che mai!

  8. …qualcuno ha detto che ogni volta che un libro viene letto è come se venisse riscritto…mi piace pensare alla personalizzazione che facciamo dei libri… il testo è lo stesso ma la nostra fantasia, immaginazione, sensibilità sono uniche per ognuno di noi. Sono molto gelosa della mia “riscrittura” dei libri che leggo, perchè poi li sento così miei…forse anche per quasto non sopporto le trasposizioni cinematografiche

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