Regine di cuori

C’è questa amica bella che mi insegna a giocare a poker.

Lei gioca a poker da professionista, lo fa proprio per mestiere, con tanto di sponsorizzazione, di stipendio, di divisa per i tornei, di viaggi spesati.

Lei mi insegna a giocare a poker perché io ho bisogno di azzardo controllato, di percentuali, di numeri, di carte piene di cuori, di chips che non sono necessariamente soldi, sono speranze, sono brividi, sono rischio.

Allora ci mettiamo al tavolo, con la nostra immancabile birra e ripassiamo i termini, proviamo le combinazioni, prendiamo in giro i giocatori, parliamo di amori piccoli e di amicizie grandi, di vestiti e di scarpe da portare senza calze, di vittorie e di regali da farci con i soldi vinti per fortuna e talento.

Ieri lei mi ha detto che con carte sfortunate bisogna saper mollare il colpo.

Mollare il colpo significa riuscire a rinunciare alla mano nella quale si hanno poche speranze di vincere e aspettare mani più fortunate.

In questo periodo ho delle carte brutte. Non ho mollato il colpo e sto perdendo tanto. Mi sono fissata con questa mano e non riesco a venirne fuori e non mollo, non mollo, non mollo, mentre tutto va a rotoli.

Dovrei imparare a lasciare e ad aspettare un po’ di fortuna, anche se poi la fortuna conta poco, conta la tecnica, contano i nervi saldi, contano le percentuali, conta saper bluffare.

Dovrei bluffare di più, aspettare mani migliori, tirare fuori assi dalle maniche, conigli dal cilindro, sorrisi dalle giornate di sole, sandali per la primavera, abiti leggeri, occhiali da sole, libri da non lasciare a metà, amiche splendide, le rose comprate di sera e già appassite al mattino, la rabbia giusta, il talento sopito e il coraggio per il prossimo giro di carte.

11 commenti su “Regine di cuori”

  1. Segui i consigli della tua amica Dania, scegli le carte migliori, passa le mani sfortunate e non tiltare quando le cose vanno male. Perchè contano le percentuali ma ci vuole anche fortuna nella vita e nel poker

  2. Si dovresti proprio, Daniela.
    Ma alla fine farai sempre e solo quello che vorrai e non quello che dovresti. Come un po’ tutti, del resto :)

  3. Cara Dania,

    non mollo, non mollo, non mollo

    a poker saresti il ghiotto pesciolino che ogni pescatore attende; nella vita invece se tanta caparbia ostinazione fosse per un progetto fondamentale, determinante, ti inciterei:

    Se invece fosse solo una tigna masochista, generalmente molto in voga nell’universo femminile. allora io ti intimerei:

    Lavorare, lavorare, lavorare; pagare, pagare, pagare, detto tra noi é una signora vita di merda.

    Uscire, trombare, divagarsi con gli amici, sono attività imprescindibili specialmente alla tua età e come valore aggiunto offrono spunti e stimoli vitali.

    Stiamo precipitando verso la primavera, si lasciano gli scuri cappotti per il colorato cotone e le donne rifioriscono come un melograno.

    Lo so che lo sai ma io te lo rammento ugualmente; in una guerra conta l’esito finale, perdere qualche battaglia é nelle regole e sarebbe infantile e superficiale non prenderlo in considerazione, si possono addiruttura perdere perché parte di un piano strategico, é pleonastico ricordarti Pirro.

    Ritorna a respirare e ripianifica i tuoi progetti

    con affetto
    Zio Freak

I commenti sono chiusi.