Fuori sta piovendo di brutto

Scrivo queste righe di notte, quando ormai nessuno legge più, perché impegnato a vivere la sua vita o a immaginarne una.

Scrivo con tre birre medie e un bicchiere di rum in corpo, che ti aprono la mente e ti rimescolano le budella, che ti fanno sentire vivo e disperato, disperato e pronto a tutto, pronto a tutto e coraggioso.

Scrivo per dirti che avevamo una cosa che non si era vista mai e che non è andata, che eravamo due che nemmeno nei romanzi più arditi potevano stare insieme e c’eravamo, che potevamo costruire castelli che le principesse fighe di legno se li sognano, che bastava allungare una mano per toccare il paradiso.

E invece no. Perché i fantasmi degli amori passati non ci lasciano, perché io ho il coraggio che tu non hai e forse è solo incoscienza, perché forse non mi ami abbastanza, perché a volte è più difficile rinunciare che accontentarci.

Fuori sta piovendo di brutto e io non avevo l’ombrello. Sono tornata a casa con gli anfibi e il parka zuppi di pioggia. Ti avrei scritto come mi sentivo, ma tu non eri già più.

Domani è venerdì e devo ricominciare tutto. Da capo. Tutto.

Da capo.

Tutto.

3 commenti su “Fuori sta piovendo di brutto”

  1. Alla fine è così ogni volta, per tutti. In mancanza di unicità, di eccezionalità, tanto vale fregarsene.

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