Postumi da socializzazione compulsiva

Giorno 1
Parti dalla tua città, afosa e bollente, e arrivi a Riva del Garda con la pioggia. Tanta pioggia. E una tromba d’aria. Tanta aria. E freddo.
Ti sorge l’improvviso dubbio di aver sbagliato abbigliamento e di essere una portatrice sana di sfiga.
Poi, incontri altri blogger bagnati come te, ti senti meno sola e decidi che è ora di cominciare a bere, per scaldarsi. Stringi decine di mani, sorridi a decine di facce, cerchi di leggere i nomi/nick sui badge per capire con chi stai parlando, facendo finta di saperlo già con chi stai parlando.
Accetti qualsiasi liquido ti venga offerto. Cerchi di essere più brillante che brilla.
Ti trasporti ad una festa piena di blogstar e blognonstar e sorseggi grappa, flirtando a casaccio.
A notte fonda, litighi col TomTom perché non hai idea di dove tu sia finita e come ci sia arrivata.

Giorno 2
Piove. La campana di una chiesa (maledetta) ti sveglia alle 6:30. Vai a funghi sulla moquette della camera della pensioncina a una stella. Non ricordi chi sei, con chi hai passato la notte, perché sei in una regione a statuto speciale e cosa sia una connessione wi fi.
Ti trascini ad un camp, con gli occhiali da sole, sotto il diluvio, per coprire le occhiaie. Ti accasci su una seggiola, per la stanchezza, e un parrucchiere ti fa la messainpiega, mentre una donna ti trucca.
Passi il pomeriggio a darti arie da pin up, mentre incontri volti vecchi e nuovi.
Baci tutti, sorridi, esageri. Bevi.
La sera, ti accucci su una poltroncina del Palacongressi, aspettando le premiazioni dei MBA.
Hai bevuto aperitivi con tanti nuovi e vecchi amici. Un bicchiere per ognuno di loro. Sei piena come un’otre.
Mentre iniziano le premiazioni, pensi che sarebbe stato il caso di non sfidare troppo la tua vescica. Decidi di aspettare la tua nomination per poi fiondarti in bagno. Quando schizzi fuori dalla sala, comincia a girare il pettegolezzo che tu sia uscita perché delusa e stizzita per non aver vinto. Quando, poi, spiegherai che lo spritz è diuretico, comincerà a girare il pettegolezzo che tu sia poco elegante per aver raccontato a tutti di essere andata al cesso.

Giorno 3
Non piove.
Ancora.
Poi, inizia e tu ti chiedi quanto doveva essere demoralizzato Noè.
Nel tuo percorso per raggiungere le conferenze, chiacchieri e ascolti. Arrivi al Palacongressi in tempo per l’aperitivo. Ti ricordi di avere un blog e cerchi di dire qualcosa d’intelligente che colpisca l’immaginazione dei presenti e dia loro l’idea che sei creativa.
Riesci solo a chiedere: -Dove mangiamo?-
Mangi, ridi, scherzi e bevi grappa. Poi, accendi il pc e digerisci.
Inizia il momento dei saluti. Cerchi di baciare&abbracciare chi ti è piaciuto e di dimenticare chi non non hai apprezzato.
Cerchi la tua umida macchina e ti rimetti in moto.
Dopo 100 km, rivedi il sole che cercavi da 3 giorni e scuoti la testa, sorridendo.

La prossima BlogFest, speriamo la si faccia nel Sahara.

Dania bacia tutti

La bellissima foto è del bellissimo Antonio

Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno sorriso con me, in questa umida tre giorni, e in particolare a: Pro-fumo per la pazienza, Maxime per l’associazione a delinquere, Antonio Vergara per le mozzarelle di bufala, Pocacola per la musica, Stefigno per aver detto, mentre, demotivata, guardavo la splendida Lucarelli, che resto, comunque, un ottimo numero due e Roberto Grassilli per lo splendido regalo di non compleanno (con dedica).

29 commenti su “Postumi da socializzazione compulsiva”

  1. Ti piace la Lucarelli?E’ vro e’ splendida .Ha un solo neo quelli che commentano sul suo blog sono un po’ tonti… noi no.

  2. no, dico, e la claque? 😀
    ah, cmq la lucarelli non ha due tette, ha un’unica enorme monotetta, ma non è mica la stessa cosa

  3. Ci sono dei blog dove il primo che commenta scrive:Primaaaaaa!!! (di solito e’ una donna ),
    il secondo scrive :secondooooo!!!
    e cosi’ via.Poi il commento al post non lo fanno mica, e’ superfluo.Oppure parlano di qualcosa che non ha niente a che vedere col
    post stesso..
    ma vi sembrano persone normali? A me no.

  4. Ciao Dania,
    – Roberto- amico non blogger di vecchia, troppo vecchia data di Rick ( pocacola).
    Non ho grande abilità nello scrivere, quindi solo per dirti che piacevole è stato conoscerti.
    Ho la risposta alla tua domanda : ” io ti ho già visto” …yes su facebook.
    Besos.
    Roberto.

  5. ….mi spiace che la “trombadaria” non sia stata quella metaforica che potesse descrivere in qualche maniera il raduno.
    Tu come ti sei piazzata?

    Bellissima foto (….. lo so che non era il concorso di missitalia, ma sei venuta benissimo)

  6. Grazie! Siete tutti troppo buoni (mi sa che anche voi esagerate con l’alcol).
    Dal resoconto dell’evento, forse non traspare abbastanza che mi sono divertita molto, nonostante tutto.
    Il problema vero è stato il tempo: la pioggia battente è la seconda cosa che trovo più fastidiosa in assoluto.
    La prima sono gli stronzi.

  7. io vorrei fare un pat pat sulla spalla al povero dade che è stato surclassato dalla posizione di fotografo ufficiale.
    ti vogliamo bene, dade.

    ps: più leggo resoconti e meno mi pento di non essere venuta. è normale? 😉

  8. ehhh…ma non si può far tutta ‘sta fatica per una trombatina fuori casa… ci sarà pur un altro modo…:))

    frapre

    ps: altrimenti il posto più strano dove l’hai fatto potrebbe non essere più brescia ma… riva del garda!

  9. Mitì: il miracolo è causato dal fatto che mi muovevo io! Infatti, sono ferma mentre tutto intorno a me è sfocato :)

    Al prossimo evento, conto di vedervi tutti!

  10. Pingback: Ikaro

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