La letteratura e il cinema mi avevano messa in guardia: se superi i trenta e ti ritrovi singol, non farai altro che parlare dei trentenni singol.
Allora mi sono trasferita a Milano, che non ha il fascino di Manhattan, ma vuoi mettere nebbia e Navigli?, e parlo sempre della mia vita da sola, in compagnia del mio gatto e del mio naso che farebbe invidia a una Sarah Jessica Parker pre-chirurgia.
Le donne singol che parlano dei singol hanno tutte storie tormentate e infelici alle spalle, perché lo diceva anche Tom Cruise nei panni del saggio Brian Flanagan, maestro di vita e alcolismo in Cocktail, che “Tutte le storie che finiscono, finiscono male, altrimenti non finirebbero affatto!”, però le donne singol trentenni ridono del loro passato.
Soprattutto ridono degli ex.
Le donne singol trentenni che parlano dei singol si scambiano opinioni sui maschi disponibili e anche su quelli non disponibili, ma facilmente separabili, e sono solidali tra loro, non come le ventenni che si fingono amiche per poi sottrarti l’uomo dalle grinfie, appena possono.
C’è un mondo intero di mele a metà che ignoravo, che mi sembrava così arcano e invece è semplice. E anche divertente. Ci sono le donne singol che cercano gli uomini singol che non vanno mai bene per le donne singol. A Milano ce ne sono molti. Tante fette di mela. Si incastrano a fatica, allora si crea questa rete solidale dove si gioca tutti a incastrarsi tra di noi fino a quando due metà riescono più o meno, spesso meno, a coincidere.
Milano non è Manhattan, c’è molta poco city e anche meno sesso. Se sei selettivo. Altrimenti nessun aperitivo ti lascia potenzialmente a bocca asciutta. Ma noi singol trentenni che parliamo dei singol non ci accontentiamo facilmente. Siamo esigenti. Non la diamo mica al primo che ci offre un bicchiere di vino. No.
Ce ne deve offrire almeno tre.
Anche quattro (sono una tipa all’antica).
carino e fresco come una mela, anzi metà mela già sbucciata
infatti mica a caso si dice “ricomincio da tre”
…”e sono solidali tra loro, non come le ventenni..”… ahahahah !!!
Credici !!! 😉
mi sono trasferita a Manhattan a 31 anni, single anzi singol.
sono tornata (il misspelling di prima tronata mi fa ridere) in Italia a 33…
direi meglio qui che lì.
A 26 anni, singol, a Milano, mi sento di dire che affinché io gliela porga deve ancora offrirmi una cena. tra 2 anni passerò alla pizza e cinema. tra 4 ai 3 bicchieri di vino
Ma vale per le quarantenni mica per i trentenni!
Se fai conto che uno si laura che so 23, 24 prima che trova un lavoro decente arrivi ai 27,28 (quando ti va bene).
A 30 sei ancora in fase ascendente.
E a 40 che sei in fase calante!
Non lo sapevi? Guardati un pò intorno a Milano oltre che camminare sui tacchi! ^__^
…caspita!!!!…non rientro in nessuna statistica…ho una certa età ( più che altro una età certa ), non milanese, singol fino alla prossima, azz non bevo neppure vino … esulo da qualsiasi contesto … mentre la prostata fa il resto … Dania … Offrilo tu il vino per favore …
a disposizione!
io le 30 enni singol di ritorno le evito accuratamente da almeno 10 anni…è l’ eta’ peggiore imho …sono lo sclero piu’ totale…instabilita’ allo stato puro…non sanno cosa vogliono ma lo vogliono…vedono le amiche sposate e le invidiano ma anche non vorrebbero essere come loro…sentono l’ orologio biologico che fa tic tac ….amano i bastardi ma poi si sposano col primo bravo ragazzo che passa (anche se non lo amano) perche’ sentono il tempo passare come la sabbia che scorre tra le dita….
Credo che Milano sarà la mia prossima tappa definitiva… fra un po’
E’ proprio per questo che preferisco selezionare le ragazze astemie!..ehehe scherzo